Si può affermare che l’illuminazione sia la parte più critica di un sistema di visione e per questo motivo nelle applicazioni di machine vision la scelta del metodo di illuminazione non deve essere sottovalutata.
L’illuminazione è una tecnica sofisticata e non esiste una scienza esatta per capire come e perché un certo tipo di illuminazione è adatto a una determinata applicazione. Telecamere e fotocamere sono molto meno versatili rispetto all’occhio umano e le condizioni di illuminazione devono spesso essere ottimizzate affinché la telecamera possa rilevare oggetti che l’occhio umano vede in qualsiasi condizione.
Questo vale soprattutto quando si ha a che fare con forme complesse o componenti riflettenti.
La sensibilità relativa dell’occhio umano alla luce viene chiamata: “efficienza luminosa spettrale.”
Il primo diagramma mostra l’efficienza luminosa dell’occhio umano rispetto ad un comune sensore CCD. Il grafico mostra che la sensibilità del CCD alla luce a infrarossi è di gran lunga migliore rispetto all’occhio umano ed è importante tenere conto di questa differenza di sensibilità quando si progettano sistemi di illuminazione per applicazioni di machine vision.
Il confronto tra tecnologia CCD e CMOS di ultima generazione evidenzia che i sensori CMOS sono caratterizzati da una maggiore sensibilità rispetto ai sensori CCD. Le emissioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda immediatamente superiore alla gamma visibile sono dette luce a infrarossi, mentre le emissioni con lunghezza d’onda immediatamente inferiore sono dette luce ultravioletta.